La storia di Alberto Pepe, arruolato come ufficiale nella Seconda guerra mondiale, che dopo l’armistizio si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale e di collaborare con i nazisti. Fu per questo duramente perseguitato. Catturato il 15 settembre 1943 e imprigionato nei campi tedeschi, fu trasferito nel campo di Unterlüss a seguito di un atto eroico: si offrì assieme ad altri 43 tra soldati e ufficiali italiani al posto di 12 giovani soldati destinati alla fucilazione. Il 4 aprile 1945 fu tra le sei vittime di quei 44 eroi. La pietra d’inciampo a lui dedicata si trova a Teramo, in Via Cavour 2. Una storia che Annalena Benini ricostruisce in “Pietre d’inciampo”, in onda in prima visione mercoledì 5 maggio alle 21.10 su Rai Storia. Nella puntata intervengono il nipote di Alberto Pepe, Alberto Melarangelo; Angelo Parodi, pronipote di Carlo Grieco, uno dei sopravvissuti dei 44 eroi; Michele Montagano, ultimo testimone dei fatti di Unterluss; Luciano Zani, storico di puntata.
Le trame di “My home my destiny” dal 3 al 7 marzo 2024
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